A Milano Rho dal 19 al 23 Aprile 2017 è stata presente la fiera del libro “Tempo di Libri”. Due padiglioni pieni di stand con case editrici, grandi e piccole, e numerose sale dove poter ascoltare le presentazioni di scrittori, editori, cantanti e personaggi famosi.
Nonostante la mia usuale pigrizia, ho deciso di partecipare attivamente a questo evento, spinta dalla voglia di respirare il profumo delle pagine stampate e decisa a fare qualche acquisto che, nel paesino sperduto in cui vivo, non riesco a trovare.
Così ieri mattina all’alba, e non in senso metaforico perché il treno partiva alle 4.58, sono partita dalla mia piccola Liguria per raggiungere Milano. Dopo interminabili ore di viaggio, con le gambe praticamente immobilizzate dal troppo tempo trascorso seduta, sono giunta nel regno dei libri e con gli occhi a cuoricino ho iniziato a studiare i vari padiglioni (e la colazione).
All’entrata vengono fornite le cartine e i programmi delle varie giornate con tutte le conferenze, gli incontri con gli autori e le presentazioni.
Ero partita con l’intento di ascoltare Simonetta Agnello Hornby parlare di Jane Austen e ci sono riuscita.
Adoro la Agnello Hornby e i suoi libri, avevo già avuto l’occasione di ascoltarla a Montecatini durante il “Food & Book” di questo autunno e, come allora, anche questa volta si è dimostrata molto gentile, scherzosa e simpatica. Ha parlato con trasporto di Jane Austen, definendo i suoi libri come “libri che fluttuano nell’aria, senza spazio e senza tempo”.
Per il resto del tempo ho vagato per la fiera visitando moltissimi stand, sia quelli delle case editrici più grandi e famose, sia quelle indipendenti.
Ho comprato il famoso cofanetto con la trilogia di Haruf che, da tempo sognavo, ho trovato varie occasioni dal Libraccio, ho ammirato le copertine della Feltrinelli, i libri di poesia di Passigli, così delicati e colorati.
Ho letto le frasi dedicate alla lettura e alla passione per i libri, ho girovagato alla ricerca di sconti e offerte, ho ricevuto un sacco di segnalibri e cartoline in omaggio e ho respirato l’odore della carta stampata.
Ho trascorso una piacevole giornata, diversa dal solito e soprattutto… sono tornata a casa con un ricco bottino… e il portafoglio vuoto!
