“Solo una vita“, romanzo d’esordio della giovanissima Mariuccia La Manna, racconta, attraverso un dettagliato resoconto, una storia d’amore violenta e malata.
La protagonista è Marta, una ragazza solare allegra finché, a soli 16 anni, si innamora di Paolo, un uomo più grande di lei.
Paolo ha avuto un’infanzia difficile che l’ha segnato per sempre: figlio di un padre violento e aggressivo, trascorre i primi anni della sua vita osservando la madre picchiata e umiliata in continuazione, fino ad essere uccisa.
Vedendo il padre picchiare la madre fino a renderla esanime, Paolo, sotto shock, prende la pistola del padre e spara.
Questo gesto disperato gli costerà il riformatorio fino ai diciotto anni.
Quando ne esce Paolo è solo al mondo: da bambino sperduto diventa un adulto arrabbiato con il mondo, un mondo che ha conosciuto solo attraverso la violenza.
Distrutto dal passato, non riesce a fare altro che mostrarsi a sua volta violento. Incomincia a frequentare Marta, ma subito la gelosia prende il sopravvento: la donna per lui diventa un oggetto di sua appartenenza, non può uscire da sola, non può parlare con gli uomini, deve allontanarsi dagli amici e dalla famiglia.
Lei è solo sua. Di sua proprietà.
Paolo diventa sempre più aggressivo: agli insulti si susseguono le botte e le percosse, fino a toglierle tutto, anche la possibilità di diventare madre.
Salva per miracolo e con una grossa cicatrice in grembo pronta a ricordarle il dolore del passato, Marta denuncia finalmente Paolo. Cerca di rifarsi una nuova vita con un nuovo amore ma spesso i demoni del passato sono sempre in agguato.
“E mentre dinnanzi a quello specchio si diceva -Sono viva, il dolore da solo non uccide.-“
Un romanzo di denuncia sociale su un tema sempre attuale e doloroso: la violenza sulle donne.
L’amore non è fatto di lividi e lacrime, non è fatto di pugni e sberle.
L’amore è fatto di baci, carezze, di gioia da condividere insieme, di mani allacciate non di mani violente che si abbattono su corpi inermi.
L’amore non è violenza.
L’amore è solo amore, non ci sono scuse o giustificazioni.
In collaborazione con Bonfirraro Editore.