Ci sono viaggi che vanno fatti da soli.
Ci sono treni da prendere al volo, in solitaria.
Ci sono strade da percorrere con se stessi, seguendo solo i propri passi.
Osservo, fuori dal finestrino, il panorama che cambia.
Il mare lentamente sparisce, lasciando posto ad ampie distese verdi, e insieme ad esso anche le mie angosce spariscono.
Guardando quei campi pianeggianti provo una serenità che quasi non m’appartiene.
Ho lasciato le mie ombre confuse sulla banchina del treno, poco prima della partenza,
ho lasciato lí il fardello oscuro che da tempo mi tormentava, che, inesorabile, lacerava la mia pelle giorno dopo giorno.
Sono partita più leggera, con le ferite sempre al loro posto, ma pronte per richiudersi.