“Il sigillo di Enrico IV“ di Tiziana Silvestrin, è un romanzo storico che fa parte della collana “Catrame”, dedicata ai gialli, ai polizieschi e ai thriller, della casa editrice Scrittura & Scritture.
Insieme ai precedenti gialli storici dell’autrice, “Il sigillo di Enrico IV” contribuisce ad ampliare la saga dei Gonzaga con il capitano di giustizia Biagio dell’Orso come protagonista.
Il romanzo è ambientato a Mantova dove, durante il periodo pasquale del 1596, la popolazione crede che la città sia soggiogata al potere del demonio, dopo i ritrovamenti dei resti di un rito satanico.
Il libro si apre con l’immagine della Basilica di Sant’Andrea immersa dalle fiamme, dalla cripta è partito un misterioso incendio che ha lasciato il posto ad uno strano disegno sul pavimento: un pentacolo, il sigillo di Salomone, che solitamente veniva disegnato durante i riti satanici per invocare la protezione dei demoni. Con l’odore di zolfo che permane nella cripta, Vincenzo Gonzaga incarica il capitano di giustizia di trovare una spiegazione.
Biagio dell’Orso, uomo razionale ed intelligente che non crede alle superstizioni, comincia ad indagare e gli indizi lo portano da Mantova a Cremona e poi a Torino, insieme all’illusionista Colorni, seguendo la pista di un libro di magia nera. Il mistero di infittisce quando due ragazzine dai capelli rossi vengono rapite. Intanto, una delegazione composta dal vescovo Francesco Gonzaga e dall’arcivescovo di Firenze, Alessandro de’ Medici, parte misteriosamente per Parigi.
Rosa, la fidanzata veneziana di Dell’Orso, è presente anche in questo romanzo, ed è alle prese con un pittore che l’ha scelta per posare per un dipinto di cui si ignora il committente.
La lettura è scorrevole, lo stile dell’autrice è, nella sua semplicità, molto avvincente, i colpi di scena si susseguono e le pagine scorrono velocemente l’una dopo l’altra. Dalle parole della Silvestrin emerge una grande passione per la storia e uno studio approfondito dell’epoca e dell’ambientazione storica, dietro i suoi romanzi c’è un grande lavoro di ricerca e di studio.
Consiglio questo libro a chi ama i romanzi gialli storici, dove i personaggi reali vengono amalgamati a quelli inventati, in una sinfonia di verità e finzione.