Settembre.

Per me l’inizio dell’anno coincide sempre con Settembre.

Il mio primo mese non è Gennaio, avvolto da un manto gelato, che porta l’arrivo di un nuovo calendario, ma Settembre che con il suo venticello leggero spazza l’estate, allontana la stagione della spensieratezza e porta più stabilità.

D’estate mi sento come una barca alla deriva.

Mi sembra di galleggiare trascinata dalla corrente, senza una meta precisa, senza una sponda da raggiungere.

Vago tra le onde a peso morto, mi lascio cullare senza sforzarmi di decidere una direzione da prendere.

Scivolo nell’oblio in attesa di riprendere le redini in mano.

E poi arriva Settembre, con le sue serate più corte ma più intense, con la sua aria più fresca, con il ritorno alla realtà, con i grappoli violacei dell’uva, con il verde della vegetazione che inizia a tentennare.

Settembre è un mese di ritorni: dalle vacanze, sui banchi di scuola, negli uffici, a lavoro.

E questo mese ritorno anche io, ritorno in me stessa dopo una lunga pausa in cui avevo perso la rotta, in cui avevo perso di vista ciò che sono.

Benvenuto Settembre