‘La ragazza scomparsa’ di Shirley Jackson

“Insomma, aspetti tutta la vita un momento bello come questo, e dopo possono anche punirti e non te ne importa poi molto.”

La ragazza scomparsa‘ é la raccolta di tre racconti di Shirley Jackson.
Il titolo del libro è tratto dal primo racconto dove in un campeggio estivo una ragazza si accorge della sparizione della compagna di stanza.
Il secondo racconto ha come protagonista un bambino di nove anni alle prese con il suo primo viaggio in treno da solo dove incontra una donna misteriosa ed infine l’ultimo racconto descrive l’ansia di una segretaria che, per fare una commissione per il suo capo, scopre di essere seguita.
Le tre protagoniste femminili dei racconti mi sono parse ricche di sfaccettature: la ragazza scomparsa é una presenza che non si capisce se sia realmente esistita o meno, un po’ come quando ci sentiamo invisibli agli occhi del mondo, quando sembra che nessuno si stia accorgendo di noi.
La ladra del secondo racconto incarna l’idea di evasione, di fuga da se stessi e dalla vita quotidiana, quando tutto assume un colore grigiastro, quando ogni giorno si svolge in maniera ripetitiva, con una sequenza di azioni da compiere svogliatamente e senza emozioni, scappare sembra essere l’unica soluzione per prendersi una pausa.
Miss Morgan, la segretaria del terzo racconto, mi é sembrata un ossimoro vivente, una donna in bilico tra il desiderio di farsi notare, di essere al centro dell’attenzione e al contempo, questa sua voglia sembra anche essere la sua più grande paura.
Lo stile di scrittura é semplice e pulito, é un libretto che si lascia leggere velocemente e la bravura della Jackson é rendere le storie incalzanti e portare il lettore alla disperata ricerca di un dettaglio, di una chiave che possa spiegare come siano andati davvero i fatti, cosa sia accaduto. Mi sono ritrovata a scorrere indietro le pagine per cercare un finale, qualcosa che potesse darmi un po’ di quiete, ma forse, come nella vita, quel finale tranquillo, non c’è.


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