Tra le gocce di rugiada,
tra gli arbusti incolti,
tra le pietre dure e
i fiori profumati,
sei sparita.
Lentamente
sei scivolata via,
sempre meno
nitidi i tuoi contorni,
sempre più
evanescente
il tuo viso.
Prima la curva del collo,
poi la rossa linea delle
labbra,
poi l’iride verde
abbracciato al nero
delle lunghe ciglia.
Si sono sciolte le tue
candide mani,
le dita
affusolate sono
svanite
tra una nebbia spessa.
Nel nulla
ti sei dissolta
e poi,
per me,
solo il buio.