Si è svuotata quella che credevi fosse la tua casa.
Lentamente si è sgretolata, mattone dopo mattone, è caduto tutto.
Distrutto ogni sogno e speranza.
E restano solo mancanze.
Quell’abbraccio prima di addormentarsi.
Quelle voci nella stanza accanto.
Le piante grasse uniche superstite tra tante senz’acqua.
I vestiti sparsi e disordinati.
Il bagno sempre occupato.
I piatti sporchi nel lavandino, i bicchieri a scolare.
Il cartone del latte vuoto.
La lavatrice troppo piena, da stendere.
Gli armadi pieni di vestiti stropicciati.
Il caricabatterie nascosto chissà dove.
I fiori secchi che lasciano cadere petali dal vaso.
La televisione sempre accesa sulle partite.
La pizza surgelata perché manca il tempo di cucinare.
Il frigo vuoto, la spesa da fare.
I sorrisi e le risate.
I calici stracolmi e le bottiglie vuote seduti su un terrazzo troppo piccolo per tutta quella spensieratezza.
I baci bagnati di salsedine.
Il tè caldo e i biscotti della domenica pomeriggio.
I film da guardare sotto le coperte.
Le promesse che volano, che fanno capriole nel vento, che si perdono nel nulla.
Tutto è andato via. Persone, desideri, voci.
Sono rimasta io.
E sono assordanti le mancanze, in una casa vuota.